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lunedì 23 maggio 2011

LA CAVALCATA SARDA

Queste sono le foto che ho scattato ieri mattina, alla CAVALCATA di SASSARI, sono parecchie, in realtà ne ho scattate più di 200, ma quì mi sono limitata a scegliere le più belle.


LE MASCHERE














































I COSTUMI

























































































































































































































































































































































































































































Ormai da 62 anni, solitamente la terza domenica di maggio, nella città di Sassari, si svolge la bellissima sfilata dei costumi sardi.

Un pullulare di colori, tessuti pregiati, gioielli, amuleti, canti popolari, danze e musica.

Una tradizione popolare che affascina da anni parecchi turisti, e non solo!

Oltre 3000 persone, vestite con l'abito tradizionale del proprio paese, hanno animato, anche quest'anno, una degli eventi più famosi della nostra magnifica isola.

Il fascino sfarzoso è dato dai costumi, che tramandati di padre in figlio , di generazione in generazione, vengono sfoggiati in tutto il loro splendore, entusiasmando, oggi come allora, il pubblico numeroso.

Ciò che più lascia estereffatti è la ricchezza degli ori esibiti, con raffinate lavorazioni in filigrana.

La partecipazione parecchio inquietante, delle maschere dei MAMUTHONES e ISSOHADORES di MAMMOIADA, i BOES e MERDULES di OTTANA, rieccheggiano i riti propiziatori del tempo.

Per non parlare della magnificenza dei costumi dei Sartiglianti di Oristano.

E' una gran festa, soddisfacente per noi Sardi e promette assolutamente di non deludere chi viene a vederla.

Al di là di quelli che sono i tanti problemi, aimè, di questa meravigliosa terra, credo che la cultura e le tradizioni ( e ciò vale per qualsiasi paese), non debbano essere sottovalutati. E per quanti possano sostenere che la Sardegna sia solo "pecore" e "Formaggio", bhè posso solo rispondere che quest'isola è anche tanto altro, e forse prima di tutti dovremo essere noi Sardi stessi a rendercene conto.


TEA

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